Il tiro al bersaglio subacqueo è una disciplina sportiva nata con lo sviluppo della attività subacquea, sempre più praticata da persone esperte e da neofiti. La competizione sportiva nasce dall’evoluzione e dall’adattamento del fisico umano all’ambiente subacqueo, infatti la prima manifestazione di questa disciplina sportiva fu svolta nel Foro Olimpico e nacque dalla pratica della pesca subacquea. L’atleta che pratica questo sport, infatti, è un nuotatore munito di maschera, boccaglio, pinne, piombi e fucile subacqueo, la cui autonomia deriva esclusivamente dalle sue capacità fisiche di acquaticità e subacquaticità. Dopo la prima manifestazione al Foro Olimpico a cui parteciparono vari campioni di pesca subacquea, fu varato il regolamento ufficiale e successivamente iniziarono le gare su tutto il territorio nazionale. Ogni atleta può utilizzare un fucile subacqueo personale la cui lunghezza massima non deve superare (asta compresa) il metro e cinquanta.
Questa disciplina sportiva è suddivisa in tre specialità: Tiro di Precisione, Biathlon e Staffetta, il cui campo gara è uguale per tutte e tre, inoltre chi pratica questo sport deve essere obbligatoriamente munito del Brevetto di Apnea e aver compiuto il sedicesimo anno d’età.
Nel Tiro di Precisione l’atleta ha 10 minuti di tempo per effettuare 10 tiri verso un bersaglio posizionato, a seconda delle categorie d’età, a 3 o 4 metri dalla linea di tiro. Nel momento in cui il Giudice da il via, deve partire da una linea posta a 8-10 metri dalla linea di tiro e con un’unica apnea effettuare il percorso e il primo tiro. Successivamente l’atleta ha la possibilità di riemergere in verticale ed effettuare i nove tiri rimasti sui cinque bersagli posizionati sul pannello e su ognuno di questi devono essere effettuati due tiri.
Nel Biathlon, invece, il punteggio non viene calcolato in base alla precisione del tiro, ma bensì sul tempo impiegato per effettuare l’intera prova. Infatti questa specialità consiste nell’effettuare 5 tiri sul bersaglio posto a 3 o 4 metri dalla linea di tiro; il percorso che va dalla partenza della linea di tiro e viceversa deve essere effettuato in apnea il più velocemente possibile e dopo aver colpito cinque volte il bersaglio, l’atleta riemergere, dando così un tempo alla sua prestazione, il quale viene rilevato dal Giudice.
La Staffetta ricalca a grandi linee il Biathlon con la differenza, però, che viene effettuata da tre atleti, i quali formano una squadra. A rotazione ogni atleta deve effettuare 2 tiri partendo dalla linea di partenza fino alla zona di tiro, sparando e ritornando in un’unica apnea. Il tempo massimo per questa prova è di 3 minuti e nel caso che la squadra impieghi meno del tempo prestabilito, i secondi avanzati verranno moltiplicati per tre punti, i quali verranno sommati al totale dei punti realizzati dalla squadra sul tabellone. Nel caso, invece, che la squadra vada oltre i 3 minuti concessi, i secondi in eccesso verranno moltiplicati lo stesso per i tre punti, ma verranno sottratti al totale dei punti realizzati.
E’ evidente che quest’ultima specialità è la più coinvolgente e spettacolare, dove la velocità e la precisione la fanno da padrone fondendosi nel migliore dei modi, premiando così il team più preparato fisicamente e più unito.
La rigidità dei freddi invernali non influenza affatto questo sport, in quanto le caratteristiche della disciplina stessa permettono lo svolgimento in tutti i periodi dell’anno utilizzando, dove sia possibile, un adeguato impianto sportivo. La veste del campo gara è facilmente attribuibile ad una piscina di adeguate dimensioni per il corretto e sicuro svolgimento della specialità. Un fattore molto importante che riveste questa disciplina è la sicurezza, in quanto si maneggiano delle attrezzature che possono facilmente danneggiare il buon esito delle manifestazioni se non correttamente utilizzate; per questo motivo il fucile subacqueo deve essere caricato obbligatoriamente in immersione e in direzione del bersaglio, non può essere lasciato sul fondo e il concorrente non può risalire in superficie con il fucile carico, pena la squalifica; inoltre l’asta deve essere unita al fucile tramite una sagola di almeno 0,8 mm in buono stato e l’aletta deve essere neutralizzata smontandola o avvolgendola con del nastro adesivo.Tutto questo per evitare dei spiacevoli incidenti, che possono di sovente capitare nelle manifestazioni sportive.
Un “inconveniente” che accade spesso è quello riferito all’inceppamento del fucile, e solo in questo caso l’atleta può sostituire l’arma con una di riserva, la quale deve essere posizionata sul fondo prima dell’inizio della competizione.
L’amore per l’attività sportiva e la consapevolezza dei propri limiti fisici danno a questa specialità un fascino tutto suo, il quale tutt’oggi incanta un massiccio numero di appassionati.