Questa specialità racchiude una serie di tecniche di pesca fatte con attrezzature concepite per pescare in condizioni diverse. Il termine “colpo” deriva dal movimento caratteristico che il pescatore deve imprimere alla canna con il polso (o con tutto l’avambraccio), per allamare il pesce, quale che sia la tecnica di pesca adottata (bolognese, canna fissa, roubasienne, inglese), trasmettendo così un vero e proprio colpo al pesce allamato con la parte terminale della lenza.

La diversa conformazione geografica dei nostri fiumi ha determinato la diffusione, in maniera abbastanza omogenea, di questa specialità, contribuendo alla formazione di un vero e proprio bagaglio tecnico dei nostri pescatori d’acque interne. Gli scenari che si presentano per la specialità vanno dai grandi laghi fino ai fiumi caratterizzati da acque medio-veloci e le attrezzature sono studiate per permettere l’azione di pesca quali che siano le condizioni (presenza di vento, correnti veloci, pesci molto diffidenti, ecc.), conservando però la sensibilità e l’azione che permette la giusta dose di combattività con le prede allamate.

Una breve spiegazione è utile a comprendere le differenze sostanziali fra le varie tecniche utilizzate, in principio dai pescatori, oggi, invece, evolute dagli agonisti di questo settore, che hanno sempre più perfezionato con l’avvento della diffusione delle competizioni di pesca sportiva svolte sotto l’attenta organizazione della FIPSAS, alla quale sono affiliati i più bravi ed esperti pescatori italiani.